Ecomuseo Orto del Centauro Chirone
L’Ecomuseo Orto del Centauro Chirone è una particolare forma museale che comprende l’intero territorio di Collepardo, nel cuore dei Monti Ernici.
L’Ecomuseo Orto del Centauro Chirone è una particolare forma museale che comprende l’intero territorio di Collepardo, nel cuore dei Monti Ernici.
La Biblioteca del Teatro nasce nel 2018, unitamente al Museo degli Strumenti musicali popolari dal Mondo, grazie alla sensibilità del cantautore teatrale Enzo Samaritani, nativo di Alvito e fondatore del Teatro Arciliuto di Roma, che ha donato al Comune le proprie collezioni.
La Biblioteca è ubicata in un edificio di proprietà comunale, Palazzo Riccardi, risalente al 1819 e inaugurato nel 2017.
Sita nel centro storico di Collepardo, al secondo piano del Palazzo comunale La Rocca (ingresso in Via M.
La Biblioteca del Seminario vescovile di Ferentino è divenuta biblioteca diocesana nel 2010 per volere del vescovo Ambrogio Spreafico.
La Biblioteca Comunale di Pontecorvo, attiva dal 2002, è stata inaugurata e aperta al pubblico il 19 Maggio 2004.
La Biblioteca dell’associazione culturale Oltre l’Occidente nasce contestualmente alla fondazione dell’associazione nel 1994.
L’Archivio Storico Comunale di Frosinone dispone di una documentazione che interessa, prevalentemente, i due secoli che vanno dalla seconda metà del Seicento al 1870, fino al termine cioè della millenaria esperienza dello Stato Pontificio, che lasciava spazio al Regno d’Italia.
L’Archivio Storico Comunale di Alvito comprende oltre 1600 unità archivistiche, divise in tre sezioni, di cui le prime due utilizzano come riferimento i periodi preunitario e post-unitario, mentre la terza riguarda un archivio aggregato.
L’Archivio Storico Comunale di Atina comprende circa 800 unità archivistiche, divise in quattro sezioni: pre-unitaria, post-unitaria, giudice conciliatore ed ente comunale di assistenza.
L’Archivio Storico Comunale di Castro dei Volsci si caratterizza per quattro serie archivistiche principali.
L’Archivio Storico Comunale di Fontechiari si compone di diversi fondi, con documentazione che parte dal XVII secolo.